Con l'espressione antico regime si intende il tipo di società che caratterizzò l'Europa dal XIV al XIX secolo. Il termine fu coniato ai tempi della Rivoluzione francese con riferimenti al sistema che si intendeva abbattere (ossia la società francese nel suo insieme), caratterizzato:
-dall'autorità di un sovrano assoluto, alleato con una Chiesa intollerante;
-dai privilegi di nascita, dall'oppressione per i sudditi, schiacciati dalle imposte e, se contadini, obbligati alle servitù personali.
La storiografia ha poi esteso questa definizione all'intera Europa.
Durante l'antico regime convissero e si stratificarono istituzioni e fenomeni appartenenti ad epoche diverse: per questo è difficile periodizzarlo. La data della sua fine è dibattuta: secondo l'ipotesi tradizionale, avvenne tra Settecento ed Ottocento, in seguito alla Rivoluzione francese e a quella industriale; ma, a parere dello storico Arno J. Mayer, è tramontato del tutto solo con la prima guerra mondiale.
Arno Joseph Mayer (1926)
Tra il 1300 ed il 1700 la popolazione europea aumentò solo del 30%. Le cause di questa stabilità demografica furono:
-l'alternarsi di fasi di crescita e di crisi: l'aumento della popolazione venne contrastato ciclicamente da grandi catastrofi demografiche determinate da guerre, carestie ed epidemie;
-il matrimonio tardivo (20/25 anni per le donne e 25/29 per gli uomini) che riduceva il periodo dell'unione feconda e quindi il numero delle nascite.
Una società giovane
La società era estremamente giovane. Ciò era dovuto alla breve durata della vita media:
-pessime condizioni igenico-sanitarie, fame, malattie e lavoro rendevano limitata la durata media della vita. (34 anni per le donne e 28 per gli uomini);
-particolarmente elevata era la mortalità infantile.